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venerdì 22 agosto 2014

Medaglia commemorativa con barrette 15/16/17/18, della guerra Italo-Austriaca 1915-1918

GRAZIE E ANCORA GRAZIE PER LO SPLENDIDO REGALO E PER L’AMICIZIA CHE MI REGALI ORAMAI DA ANNI... E GRAZIE PER TUTTO CIO’ CHE HAI FATTO PER ME, SEI UN VERO AMICO...!
Ci tenevo a dirlo.!

Oggi vi volevo mostrare questa splendida medaglia commemorativa della guerra Italo-Austriaca 1915-1918 marcata Stefano Johnson, comprensiva di un nastro stupendo e delle quattro barrette 1915-1916-1917-1918, in condizioni Mint..!
La medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 fu una medaglia concessa dal Regno d'Italia a tutti coloro che avessero partecipato alla Prima guerra mondiale.
Prima di istituire una medaglia commemorativa della Grande Guerra, che era finita il 4 novembre 1918, si attese l’estate 1920 quando terminò anche l'impegno delle truppe italiane in Albania per la pacificazione di fazioni rivali. Con regio decreto n. 1241 promulgato il 29 luglio 1920 da Vittorio Emanuele III, fu istituita la "medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 per il compimento dell'unità d'Italia".
Quindi tale medaglia celebrava innanzitutto la vittoria nella prima guerra mondiale, ma anche il completamento dell'unità d'Italia ed il 70º anniversario dell'inizio dei moti rivoluzionari che nel 1848 avevano scatenato la Prima guerra di indipendenza italiana.
Il decreto determinava che il nastrino della medaglia doveva avere gli stessi colori del Distintivo per le fatiche di guerra, che veniva così sostituito.
Di fatto il nastro è pressoché identico a quello della medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza, che ha il rosso a sinistra e il verde a destra, in quanto il conflitto Italo Austriaco era considerato il proseguimento delle lotte per l'indipendenza.
La particolarità di questa medaglia, resa evidente nella scritta sul retro che cita "coniata nel bronzo nemico", è che il decreto istitutivo prevedeva che avrebbe dovuto essere "fusa col bronzo delle artiglierie tolte al nemico".
l decreto stabilì che avevano diritto a ricevere la medaglia, gratuitamente a spese dello Stato, tutti i militari, militarizzati ed assimilati ed il personale dei corpi e reparti ausiliari che, per almeno quattro mesi, avevano preso parte alle attività di guerra sia in territorio nazionale che nel Dodecanneso, in Albania, in Siria e in Palestina.
Il computo degli anni di campagna inizia il 24 maggio 1915 e termina il 4 novembre 1918, mentre per quanto riguarda i militari del contingente inviato in Albania il periodo utile venne esteso fino al 2 agosto 1920, data della stipula della Convenzione Italo-Albanese.
Venne concessa in minima parte anche a soldati non italiani, in particolare francesi e ad alcuni austriaci, poi divenuti cittadini italiani con l'annessione del Trentino, che si erano distinti in battaglia.
Con regio decreto n. 150 del 17 gennaio 1918 era stato istituito un distintivo per gli equipaggi delle navi mercantili che, pur non essendo impiegate direttamente in combattimento, erano ugualmente spesso esposti ai rischi e ai disagi conseguenti dalle operazioni di guerra. Si trattava di un nastrino di seta con undici righe verticali di eguale larghezza alternate nei colori azzurro e bianco.
Con regio decreto n° 1786 del 15 luglio 1923 tale distintivo si tramutò nella medaglia di benemerenza per il personale della marina mercantile, che sopportò i disagi ed i rischi della guerra, in tutto identica alla medaglia commemorativa 1915-1918, andava portata con il nastro bianco e azzurro.
  • La medaglia consiste in un disco di bronzo leggermente incavato recante sul recto il volto di Vittorio Emanuele III rivolto verso sinistra con l'elmo e la divisa, attorniato dall'iscrizione "GUERRA - PER L'UNITA' - D'ITALIA 1915 - 1918" alternata da rami d'alloro intrecciati. Sul verso la Vittoria Alata viene portata in trionfo dai soldati italiani su un piedistallo formato da scudi da trincea. Attorno si trova la scritta "CONIATA*NEL*BRONZO*NEMICO".
  • Il nastro è composto dal tricolore italiano invertito (composto di strisce verdi, bianche e rosse), ripetuto per sei volte sulla superficie del nastrino. Esso può essere completato da fascette bronzee, a ricordo degli anni di impiego operativo, recanti la dicitura “1915”, “1916”, “1917”, “1918”, in seguito la circolare del 1921 istituì anche le fascette con la dicitura “Albania 1919” e “Albania 1920” per il tempo trascorso presso Comandi truppe e servizi in Albania dopo l'armistizio del 4 novembre 1918.
  • Il "nastrino" da petto era invece completato da una stelletta d'argento per ogni anno di campagna.
Detto questo vi allego un bel link:
Saluti
Massi

















giovedì 14 agosto 2014

Cartolina NSKOV

Cartolina Associazioni Veterani della NSKOV..!
Bellissima cartolina del tipo morbido da collezione..! Se avete un pin della associazione NSKOV ( Vedi al retro il disegno) vi fate un bel quadretto..!!!
Il prezzo che chiedo e': 
12 euro + Spese di spedizione..
Garantisco l'Originalita' del pezzo a tempo indeterminato..!!
Ovviamente per piu' oggetti faccio un' unica spedizione..
Per qualsiasi informazione, sono sempre a disposizione...
Massi




lunedì 11 agosto 2014

Grado SS-Rottenführer

Bel grado da SS-Rottenführer  tropicale, condizioni ottime..!
Il prezzo che chiedo e': 
40 euro + Spese di spedizione.. prenot St
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Massi






venerdì 8 agosto 2014

Hans Speidel






Hans Speidel (Metzingen28 ottobre 1897 – Bad Honnef28 novembre 1984) è stato un generale tedesco, combatté durante la prima e la seconda guerra mondiale; tra i pochissimi sopravvissuti tra gli ufficiali diretti organizzatori dell'Attentato a Hitler del 20 luglio 1944, nel dopoguerra fu tra i fondatori della Bundeswehr e fu il primo alto ufficiale tedesco cui venne affidato un importante comando NATO in Europa, quale comandante in capo delle forze di terra NATO in Europa centrale durante la guerra fredda, dall'aprile 1957 al settembre 1963.
Speidel si arruolò giovanissimo nell'esercito imperiale tedesco, allo scoppiare della prima guerra mondiale nell'estate del 1914, ottenendo rapidamente la promozione a sottotenente. Durante la guerra prese parte alla Battaglia della Somme come comandante di compagnia. Rimase in servizio nel periodo tra le due guerre ed ottenne la promozione a tenente colonnello alla vigilia del secondo conflitto mondiale.

Seconda guerra mondiale

Prese parte alla campagna di Francia nel 1940 e nell'agosto dello stesso anno divenne capo di stato maggiore del comandando militare tedesco in Francia. Nel 1942 fu trasferito in Russia, ove ricoprì l'incarico di capo dello stato maggiore del V Corpo d'armata e, promosso Generale, quello di capo di stato maggiore del Gruppo di Armate sud. Nell'aprile del 1944 fu nominato capo di stato maggiore del Gruppo d'armate B comandato dal Feldmaresciallo Erwin Rommel, a difesa del Vallo Atlantico in Francia. Speidel conservò l'incarico quando Günther von Kluge rilevò il posto di Rommel, rimasto ferito a seguito del mitragliamento dell'auto sulla quale viaggiava da parte di un velivolo alleato.
Nazionalista tedesco ma opposto al nazismo e alle sue politiche razziali, Speidel fu parte del gruppo ristretto di ufficiali che organizzarono l'Operazione Valchiria - l'attentato ad Adolf Hitler del 20 luglio 1944 - e fu tra i pochissimi a sopravvivere alla repressione nazista che ne seguì. Malgrado la copertura offertagli da Walter Model, fu arrestato dalla Gestapo il 7 settembre 1944 per il suo coinvolgimento nel complotto, non ammise mai alcuna responsabilità né fece alcun nome durante gli interrogatori cui fu sottoposto. Fu quindi portato di fronte ad un giurì d'onore composto da Gerd von Rundstedt,Heinz Guderian e Wilhelm Keitel, che si concluse senza la sua espulsione dall'esercito, salvandolo così dalla prospettiva di comparire di fronte al tribunale speciale ("Corte popolare") presieduto da Roland Freislerche mandò a morte gli altri congiurati cui, diversamente da Rommel, non era stato dato il tempo o l'opportunità di suicidarsi o non erano stati sommariamente uccisi nell'immediatezza del fallito tentativo di uccidere il dittatore tedesco e rovesciare il nazismo. Poco prima di suicidarsi Rommel, nella sua ultima lettera ad Hitler del 1º ottobre 1944 ne chiese invano il rilascio. Rommel era stato avvicinato cautamente e poi coinvolto nel complotto proprio da Speidel, che aveva operato in tal senso prima del ferimento subito il 17 luglio 1944 dal Feldmaresciallo. Speidel rimase così prigioniero della Gestapo per sette mesi, poi riuscì ad evadere ed a darsi alla macchia, sfuggendo ai tentativi di catturarlo sino a che fu liberato dalle truppe francesi che avanzavano nel cuore del Reich il 29 aprile del 1945.

Dopoguerra

Dopo la guerra Speidel tenne per qualche tempo l'incarico di professore di storia moderna presso l'università di Tubinga e nel 1950 pubblicò il libro Invasion 1944: Rommel and the Normandy Campaign.
Fu quindi coinvolto nella creazione e nello sviluppo del rinato esercito tedesco, la Bundeswehr, ove proseguì sino al massimo del grado la carriera di ufficiale generale. Colto e fluente in inglese e tedesco, nell'aprile del 1957 fu quindi nominato comandante in capo delle forze di terra NATO in Europa centrale, primo tedesco a ricoprire un incarico di tale prestigio e responsabilità nell'ambito dell'alleanza durante la guerra fredda, posto che tenne sino al pensionamento, nel settembre del 1963. Si trattò di un eccezionale evento e di uno straordinario successo per un generale tedesco che, solo 12 anni prima, aveva combattuto la seconda guerra mondiale.
Qui vi allego un paio di link Wikipedia e due foto di Hans nel dopoguerra:
ciao
Massi


domenica 3 agosto 2014

W l'estate.... forse.!!

E anche agosto e' arrivato, ma il blog nn si ferma...
Partiro' subito con l'aggiornare la sezione dei Personaggi famosi, dei Libri e quella della Militaria Italiana e Fascista con una stupenda medaglia... :) :) :)

Questo mese il mercatino salta, ma se avete bisogno, scrivetemi, scrivetemi e scrivetemi, che se posso vi vengo sempre incontro, dopotutto la nostra e' solo una passione..!
Divertitevi ovunque voi siate in vacanza :) :)
Saluti
Massi