domenica 30 agosto 2009

ARMELSTREIFEN - Fascetta Originale da manica AFRIKAKORPS" 1941-1943

Andiamo avanti con questo bellissimo esemplare originale della prima fascetta da manica dell'Afrikakorps istituita il 18 luglio 1941 e destinata al personale del DAK ( Deutsche Afrika Korps ).
Veniva indossata sulla giubba tropicale e sulla giubba di panno, a circa 15 cm dal bordo inferiore. La fornitura di tali fascette era assicurata dai due titolari della BeVo ( Beteiligungsgeshaft Vorsteher ) che le forniva in fettucce di diversi metri che venivano poi tagliate..
Non era propriamente un segno distintivo di campagna ma piuttosto l'insegna di appartenenza ad una formazione, il Deutsche Afrikakorps.
Era riservata a tutti coloro che vavevano partecipato alla Campagna d'Africa senza preclusione per nessuna unità. La fascetta doveva essere obbligatoriamente rimossa dalla divisa quando le unita' della Luftwaffe erano trasferite in altri teatri di operazione o quando i singoli soldati entravano a far parte di altre unita' non operanti in Africa.
Veniva indossata sull'uniforme di servizio tropicale a circa 15 cm dal bordo inferiore della manica sinistra, un centimetro sopra il risvolto del cappotto o 7,5 cm sopra il risvolto della Waffenrock. La fascetta, realizzata in un tessuto misto a macchina, misura circa 32 mm. Ha una porzione centrale verde scuro con due bordi di filo d'alluminio di 3,5 mm e due bordi esterni di colore kaki. Sulla parte verde centrale è ricamata a macchina con filo d'alluminio, la parola "AFRIKAKORPS" in caratteri latini maiuscoli..
E' ora un bel po' di foto, sperando di trovare l'ultima fascetta che mi manca cioe' la camel.
Salutoni Massi
Ecco una bella foto della fascetta, portata da Rommel...!!!!!

giovedì 27 agosto 2009

Medaglia commemorativa della "Campagna Italo-tedesca in Africa"

Ottima medaglia commemorativa della "Campagna Italo-tedesca in Africa", conosciuta come tipo "A", e realizzata nel 1943 in bronzo.
Questa medaglia costituisce un caso particolare nella medaglistica italiana del periodo. Inizialmente fu autorizzato l'uso sull'uniforme del solo nastrino verde-bianco-rosso-bianco-nero che circolava gia' nel 1942 tra gli italiani grazie ai provvedimenti in merito presi dagli alleati tedeschi.
Tale ufficializzazione si fa risalire al telegramma del 7 gennaio 1943, inviato da Comando Supremo a SuperLibia, e firmato dal Generale Magli. Seguirono poi i documenti ufficiali dei vari Stati Maggiori che stabilirono le norme per la concessione. Non risulta pero' nulla di ufficiale per la medaglia originaria di tipo "A", come questa, che pero' venne realizzata da Lorioli su disegno di De Marchis e di fatto consegnata agli aventi diritto italiani e tedeschi. Il tipo "B", senza fascio e svastica, fu invece realizzata dopo la fine della guerra.
La medaglia misura 31mm di diametro ed e' in condizioni perfette e con il suo nastrino vissuto ma originale.
Sul dritto vi sono raffigurati un soldato tedesco ed uno italiano che tengono chiuse le fauci di un coccodrillo. Quest'ultimo rappresenta l'Impero britannico e le fauci chiuse il Canale di Suez. Sul bordo destro ( anzicche' sul sinistro come nella maggior parte dei casi ) il marchio "Lorioli-Milano" e in basso il nome dell'autore "De Marchis" ( esistono medaglie senza il nome dell'autore anche se originali ).
Sul rovescio e' raffigurato l' Arco dei Fileni, edificato sulla via Balbia quando Italo Balbo era Governatore della Libia. A sinistra dell'arco un fascio stilizzato e a destra una svastica con sotto il nodo sabaudo.
Tutto intorno sul bordo corre la scritta "Campagna Italo-Tedesca in Africa" e "Italienisch-Deutscher Feldzug in Afrika".

L'Arco dei Fileni era un arco costruito sulla Via Balbia al confine tra Tripolitania e Cirenaica nell'allora Libia italiana (oggi Libia). L'arco venne progettato dall'architetto Florestano Di Fausto e venne costruito da Italo Balbo il 16 marzo 1937 dal governatore della Libia dal 1934 al 1940. Raffigurava i fratelli Fileni, leggendari eroi cartaginesi che combatterono al fianco dei greci di Cirene per definire i confini tra le due civiltà, raccontati da Sallustio. L'arco venne abbattuto nel 1973 da Gheddafi e le statue dei Fileni si trovano nel piccolo museo di Sirte. Recava la scritta:
"Alme Sol, possis nihil urbe Roma visere maius"
"Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggiore di Roma"
La scritta venne fatta tradurre in arabo da re Idris I di Libia.
foto degli anni 60'

lunedì 24 agosto 2009

Autografo Originale Otto Günsche


Ecco l'autografo di un personaggio che mi ha sempre affascinato e che ho intravisto dal vivo, dormendo nelle stesso hotel e condividendo la stessa camera allo Zum Turken sull'Obersalzerg, pochi mesi prima che morisse..!!
Lo Sturmbannführer Otto Günsche aiutante e guardia del corpo di Adolf Hitler.
Prima delle foto un po' di storia:
Otto Günsche (Jena, 24 settembre 1917 – Lohmar, 2 ottobre 2003) è stato un ufficiale tedesco, servì nelle delle SS con il grado di Sturmbannführer (equivalente a quello italiano di maggiore) quale aiutante personale delle SS di Adolf Hitler a partire dal 1944.
Günsche è la persona alla quale il Führer chiese di assicurarsi che il suo corpo e quello di Ev Braun fossero bruciati dopo la morte. Lasciò il Führerbunker poche ore dopo aver bruciato le spoglie di Hitler e fu catturato dalle truppe dell'Armata Rossa durante la battaglia di Berlino.
L'Unione Sovietica lo liberò nel 1956, quando decise di tornare in Germania. Morì di infarto nella sua casa di Lohmar, vicino Bonn, nel 2003.
Ora un po di foto...:)

Ecco il pezzo forte l'autografo Originale di Otto, con la sua traduzione in italiano a cura dell'amico Erich:)
Monsigneur,
le mando una foto autografata da me che vuole aggiungere alla sua collezione
Sulla mia carriera nelle Waffen-SS c`è poco da dire.
Come sa, sono stato l`ultimo aiutante del Führer nel rango di un Sturmbannführer (maggiore), fino alla sua morte!
Cordiali saluti
Otto Günsche

giovedì 20 agosto 2009

Blog di Fede..Leporemilitaria

Tra' le idee che piu' di un anno fa mi spinse ad aprire il mio e ora anche vostro blog era proprio quello di incontrare nuovi collezionisti, piu' o meno esperti, in modo da condividere tutti insieme, questa nostra passione..!! E questo e' il caso..!
Ho conosciuto Federico proprio tramite questo blog e mi ha impressionato molto per la sua correttezza e la voglia di conoscere oltre ad essere un bravissimo ragazzo e ora sono contento di presentarvi il suo nuovissimo blog:
Vi allego qualche foto di presentazione che lui gentilmente mi ha donato..
Buona visione del blog.

martedì 18 agosto 2009

Federico Lepore - Lotto: Heinrich Kandora

Oggi vi voglio presentare questo bel lotto, che tengo a farvi vedere, che appartiene al mio amico, Federico Lepore..!
Il quale ha anche aperto da poco un bel blog, di cui parlero' approfonditamente nel prossimo Post e che vi invito ad andare a vedere..!
Buona visione, grazie di averlo condiviso e lascio la parola a Fede.
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Grazie Massi, oggi voglio raccontarvi una storia, è quella del soldato della Wermacht Heinrich Kandora (che tra l'altro è il nick col quale mi conoscono nell'ambito dei forum di militaria).
Heinrich Kandora nasce il 26.12.1923 a Beuthen OS, l'odierna Bytom in Polonia. La città si trova nella Slesia, 320 km a sud-ovest di Varsavia e 85 km a nord ovest di Cracovia. Dopo la Prima Guerra Mondiale tutta l'Alta Slesia decise di rimanere a far parte dell'Impero Tedesco; dopo le sollevazioni popolari polacche la Società delle Nazioni decise che Bytom rimanesse a far parte della Germania, dato che il 75% dei suoi abitanti aveva votato per continuare a far parte del Reich Tedesco. La città era, ed è tuttora, un centro industriale importantissimo per l'industria pesante e l'estrazione di carbone e zinco.
Heinrich si arruola nella Wermacht e viene inquadrato nella "Quinta Compagnia del 38° Reggimento Jager"; il reggimento viene mandato a combattere in Russia col "Gruppo Armate Nord".
Cartina delle operazioni tedesche sul fronte Est nel 1943. (in rosso la zona di Staraja Russa, dove verrà mandato il 38° Reggimento Jager.)
A sud le armate sovietiche dilagano in Ucraina, dopo la vittoria di Stalingrado,minacciando di far crollare l'intero fronte meridionale,ma i tedeschi riescono a fermare i russi sul Donetz e sulla testa di ponte del Kuban.
Heinrich Kandora (2° da sin.) insieme ad alcuni commilitoni alla stazione ferroviaria, probabilmente di Beuthen.
Heinrich Kandora (1° da sin.) in partenza per il fronte Est.
Nel settore "Nord", invece,tra il 17 ed il 26 febbraio il ruolo della 8 Jaeger di Heirich fu estremamente importante in quanto permise l'evacuazione del II corpo d'Armata imprigionato nella sacca di Demjansk. La divisione, assieme alla 290 ID ed alla 225 ID, creò un gruppo speciale costituito apposta per essere posizionato nella zona nord del "Collo di bottiglia" per tenere aperto il corridoio e permettere l'evacuazione delle divisioni imprigionate.
Queste 3 divisioni da sole respinsero gli attacchi di: 2 divisioni delle Guardie, 5 divisioni di fucilieri, 2 brigate di fucilieri, 1 brigata corazzata ed 1 brigata di sciatori, pagando un tributo di 1019 morti, 1032 scomparsi e 2271 feriti.
La zona di guerra della 8 fu probabilmente compresa tra Ramushevo e Rosino a nord del fiume Robja.Il 23 febbraio la 8 Jaeger si ritirò quindi al di qua del fiume Robja con la 30 e la 126 ID, per avere posizioni più sicure, e qui mantennero la linea fino a quando le ultime retroguardie della 254 e della 290 ID non completarono definitivamente l'evacuazione. Era il 27 febbraio 1943.
Heinrich (2° da destra) e i "soliti" commilitoni.
Agli inizi di marzo il reggimento di Heinrich e la sua divisione costituivano un anello di difesa posto intorno alla vittà di Staraya Russa, un punto cruciale e di vitale importanza che collegava il lago Illmen con Vitebsk. L'anello era costituito da: 30, 32, 122, 329 divisioni di fanteria e dalla 5 e 8 divisioni "leggere" (la Jaeger).
Heinrich (terzo da sinistra) e i suoi commilitoni in tenuta da combattimento.
Il 14 marzo, alle 5:45 del mattino l'artiglieria sovietica coprì letteralmente la città e le terre circostanti di fuoco, fumo e sangue per due ore consecutive. Era iniziata la quarta battaglia di Staraya Russa ed Heinrich in questo giorno perse la vita proprio in questa città.
Sterbebild di Heinrich Kandora.
Documento di morte in "Onore del Fuhrer". (Un ringraziamento particolare a Max)
Necrologio:
"Cari Genitori e fratelli non torno piu a casa da voi. Il mio ultimo pensiero ,ultimo squardo fu verso di voi; quando sono morto in territorio nemico nessuno mi ha dato una mano,adesso devo andare in cielo:arrivederci!"
Il soldato Heinrich Kandora morirà il 17 aprile del 1943, a nemmeno 20 anni sul fronte Est. Se fosse sopravvissuto qualche giorno in più avrebbe potuto portare sul braccio della sua uniforme lo scudetto "Demjansk".
La sua salma si trova nel cimitero di Kobylkino, in Russia, e non è mai stata rimpatriata, nemmeno dopo la caduta dell'URSS.
IN MEMORIAM.

domenica 16 agosto 2009

Operazione Odessa - Uki Goni

Una cosa che mi ha sempre affascinato e che continua ad affascinarmi: e' sapere cosa e' successo agli uomini di potere del Terzo Reich, subito dopo la fine della Seconda Guerra..!
Molti sono stati arrestati e processati, molti impuniti, molti hanno ricoperto ruoli importanti nella "nuova" Germania..
Altri invece sono scappati, senza lasciare o quasi traccia in Argenitina, Brasile, Uruguay, Bolivia ecc..!
Se vi interessa questo, il libro fa' per voi..!?
L' unico appunto che forse non si legge in maniera semplice e veloce..
Ma almeno non e' uno dei soliti romanzi..!!!!!!!!!!!!
L'editore e' Garzanti e consta di 480 pagine..!!
Ciao Massi e Buon Ferragosto..!!

giovedì 13 agosto 2009

EK2 marcata: " 1 " Deschler & Sohn München

Oggi vi presento questa Croce di seconda classe marcata sull'anellino 1 che sta' al fabbricante Deschler & Sohn München..
Davvero molto bella questa versione "thick" cioe' spessa, ancora parzialmente frosti e con vernice rugosa..:) ..Nastrino ovviamente originale.
Ecco le foto: