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giovedì 22 marzo 2012

SS Reinhard Heydrich



Reinhard Tristan Eugen Heydrich (Halle, 7 marzo 1904 – Praga, 4 giugno 1942) è stato un militare tedesco, uno dei più importanti sostenitori di Adolf Hitler durante il suo dominio sulla Germania. Divenuto ben presto un gerarca nazista, fu stretto collaboratore di Heinrich Himmler nella Gestapo. È principalmente noto per aver governato il Protettorato di Boemia e Moravia nel 1941-1942, compiendo sanguinose repressioni per annientare la resistenza anti-tedesca sviluppatosi sotto Konstantin von Neurath. Fu ucciso nel 1942, all'età di 38 anni, in un attentato organizzato da partigiani cecoslovacchi.
Reinhard Heydrich nacque ad Halle, in Germania, il 7 marzo 1904 figlio del musicista e compositore Richard Bruno Heydrich e di Elisabeth Anna Amalia Krantz, una cantante d'opera. Heydrich veniva spesso deriso in gioventù col soprannome di Moses Handel, poiché si mormorava che avesse antenati ebrei. Wilhelm Canaris affermò di aver ottenuto dei documenti che provavano le origini ebraiche di Heydrich, ma questi documenti non sono mai stati pubblicati. Lo stesso Heydrich ordinò ai ricercatori delle Schutzstaffeln di investigare su quest'ipotesi, dimostrando di non avere antenati ebrei.
Entrambi i genitori erano appassionati di musica e fecero nascere nel figlio una passione per il violino che durò per tutta la vita. Sebbene Reinhard fosse una persona timida, era fisicamente molto prestante ed eccelleva nell'atletica, nel nuoto e nella scherma.
Heydrich entrò nei Freikorps sin da giovane. Nel 1922 entrò in marina ma fu presto congedato perché, dopo aver avuto una relazione con la figlia di un suo superiore, la tradì per una donna più giovane. La figlia dell'ufficiale riferì l'accaduto al padre e Heydrich si ritrovò denunciato per "condotta deplorevole per un ufficiale e per un gentiluomo". L'accusa, già di per sé gravissima e tale da pregiudicarne la carriera, non fu però l'unica: infatti al processo Heydrich si presentò con una spavalderia tale da costargli anche l'accusa di insubordinazione. Fu cacciato dalla marina e, ormai privato della possibilità di far carriera in qualsiasi corpo militare dello stato, nel 1931 si sposò.
Nel 1931 Himmler volle creare un'unità di controspionaggio interna alle Schutzstaffel (SS). Su consiglio di un amico, il barone Karl von Eberstein, prese contatti con Heydrich che venne poi selezionato per il compito e che entrò così a far parte anche del Partito Nazista.
In questo periodo Heydrich fu piuttosto insignificante nell'apparato nazista. Guadagnava poco e lavorava in un piccolo ufficio. Il suo compito, come quello della sua unità, era però molto delicato: costruire un archivio di notizie riservate su tutte le persone che potevano minacciare il Reich, ma anche di alti ufficiali e personalità politiche di spicco.
Nel 1932 la sua divisione venne ribattezzata Sicherheitsdienst (SD). Heydrich cominciò ad acquisire potere. Sfruttando le informazioni in suo possesso si guadagnò l'amicizia di Himmler che lo mise a capo del Reichssicherheitshauptamt (RSHA, il quale comprendeva: SD, Gestapo e le Einsatzgruppen), il tutto nonostante le sue presunte origini ebraiche, le quali furono strumento di ricatto nei suoi confronti da parte delle alte sfere del partito nazista.
Dopo la presa del potere da parte di Adolf Hitler, Heydrich si occupò di quelle organizzazioni o quelle persone che potevano nuocere alla causa nazista. Egli stesso, in seguito, organizzò l'attacco alla centrale radio di Gleiwitz, denominato "Operazione Himmler", che diede il via alla seconda guerra mondiale.
All'inizio del conflitto prestò servizio nella Luftwaffe, ottenendo anche delle decorazioni per la sua audacia. Nel 1941 venne abbattuto da razzi della contraerea sovietica e fu costretto a nuotare in un fiume per salvarsi. A causa di ciò venne biasimato sia da Himmler che da Hitler, che sapevano quanto poteva essere pericoloso per il Reich il fatto che Heydrich potesse essere catturato vivo.
Nel settembre 1941 divenne governatore del Protettorato di Boemia e Moravia, sostituendo Konstantin von Neurath. Heydrich diventò il dittatore de facto della zona, ordinando repressioni e persecuzioni tanto da guadagnarsi l'appellativo de Il boia di Praga (der Henker von Prag). Spesso guidava per le strade della Boemia e della Moravia con una macchina scoperta per mostrare la fiducia nella sua politica di gestione e occupazione.
Il 20 gennaio del 1942 Heydrich tenne a Wannsee la tristemente famosa conferenza nella quale venne pianificata la cosiddetta "Soluzione finale della questione ebraica" (Endlösung der Judenfrage in tedesco), iniziando ad organizzare metodicamente le deportazioni dei civili di etnia ebraica. Esiste ancora una copia del protocollo della riunione segreta in cui, il 20 gennaio 1942, alti ufficiali delle SS e dignitari d'alto rango del Partito nazionalsocialista (Nsdap) e dell'amministrazione del Terzo Reich discussero e organizzarono con precisione e metodicità industriale il genocidio del popolo ebraico. Per decenni, è stato custodito come documento storico negli archivi dello Auswaertiges Amt, il ministero degli Esteri tedesco. Il documento fu trovato per caso, dopo la disfatta dell'Asse, da ufficiali delle forze armate americane, e consegnato ai giudici del processo di Norimberga, la grande istruttoria degli Alleati contro i criminali nazisti. Fu più volte fotocopiato e riprodotto in testi storici e scolastici, ma si pensava che l'originale non esistesse più.
Il 27 maggio del 1942 un commando composto da membri del governo cecoslovacco in esilio addestrato dagli inglesi del SOE (Special Operations Executive) attentò alla vita di Heydrich. Il gruppo, composto da Adolf Opálka (il capo), Josef Valčík, Jan Kubiš e Jozef Gabčík, riuscì a fermare l'auto su cui Heydrich viaggiava insieme al suo autista, l'SS-Oberscharführer Klein, e a gettargli contro una granata anticarro. Tuttavia ciò non bastò ad uccidere Heydrich che scese dalla macchina e cercò di inseguire i suoi aggressori, prima di accasciarsi svenuto. Fu mandato, su ordine di Himmler, all'ospedale di Praga. Le ferite riportate nell'attentato risultarono però troppo gravi, e alle ore 4,30 del 4 giugno spirò all'età di 38 anni per setticemia, anche per la decisione da parte dei medici che lo curavano (e più precisamente per volontà di Karl Gebhardt, capo del servizio chirurgico delle S.S.) di non somministrargli sulfamidici.
Gli attentatori nel frattempo trovarono rifugio presso la chiesa di San Cirillo e Metodio in via Resslova, ma, rintracciati dalle forze di occupazione e impossibilitati a difendersi, scelsero la via del suicidio.
Ad Heydrich spettarono tutti gli onori militari. Un grandioso funerale fu allestito a Berlino con tutte le più alte cariche del Reich, Adolf Hitler compreso, che commentò così la sua morte: "È stato stupido ed idiota. Un uomo come lui non doveva esporsi a simili rischi".
Per vendicare Heydrich, i tedeschi assassinarono tutti i maschi oltre i 16 anni nel villaggio di Lidice, vicino a Praga, e in seguito lo bruciarono completamente; il villaggio era effettivamente abitato da partigiani cecoslovacchi, ma non ci sono prove che fosse collegato agli assassini di Heydrich. La vile strage fu enfatizzata dalla stampa tedesca, per intimorire i fenomeni di sovversione nei territori occupati, e in seguito anche dalla propaganda Alleata, per screditare internazionalmente il Terzo Reich.
Col nome di Heydrich venne battezzata l'"Operazione Reinhard", il piano per la costruzione dei primi tre campi di sterminio tedeschi (Treblinka, Sobibór, e Bełżec).
Reinhard Heydrich fu sepolto nel Cimitero degli Invalidi di Berlino, in una tomba a fianco di quella del generale Tauentzien von Wittenberg, eroe della guerra tedesco-prussiana contro Napoleone. Il cippo funebre fu distrutto durante l'occupazione sovietica di Berlino, cosicché oggi la sepoltura risulta giustamente priva di qualsiasi segno di identificazione che rechi memoria dell'infame "boia di Praga".

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