domenica 28 novembre 2010
SS-Obergruppenführer: Felix Steiner
Felix Martin Julius Steiner (Ebenrode, 23 maggio 1896 – 12 maggio 1966) fu uno dei comandanti più innovativi delle Waffen-SS durante la Seconda guerra mondiale.
Nato a Ebenrode, nella Prussia orientale, Steiner, nel 1914, poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale, entrò nel corpo ufficiali dell'esercito imperiale, in qualità di cadetto ufficiale, ricevendo la Croce di ferro di prima e di seconda classe, e terminando la guerra con il grado di capitano. Al termine del conflitto si unì al Freikorps che controllava la città di Memel, sempre nella Prussia orientale, entrando successivamente nello Reichswehr dove rimase dal 1922 al 1933, raggiungendo il grado di maggiore.
In seguito alla presa di potere del Partito nazista, Steiner entrò nello Stato maggiore generale dell'esercito tedesco, preparando diversi studi su nuove tecniche e tattiche di addestramento. Durante questo periodo, sperimentò queste nuove concezioni militari addestrando un piccolo nucleo della SS-Verfügungstruppen (SS-VT; la prima futura divisione delle Waffen-SS), puntando soprattutto sulla coesione, sulla rispettiva fiducia e sulle relazioni informali tra soldati e ufficiali. Nel 1935, Steiner ottenne il comando di un battaglione delle SS-VT, e l'anno successivo raggiunse il grado di SS-Standartenführer e il comando del Reggimento SS-Deutschland.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Steiner, promosso SS-Oberführer guidò il reggimento nelle campagne di Polonia e di Francia, ricevendo la Croce di Cavaliere il 15 agosto 1940.
In seguito allo sviluppo delle Waffen-SS, Steiner venne chiamato personalmente da Heinrich Himmler per supervisionare la creazione di una nuova divisione SS, che doveva in seguito diventare una tra le migliori divisioni di tutta la Wehrmacht, la 5. SS-Panzer-Division "Wiking". La particolarità di questa divisione era il fatto che diverse unità erano costituite da volontari provenienti da altri paesi.
Nel 1941 venne promosso al comando del III. SS-Panzerkorps, che operò per il resto del conflitto sul Fronte Orientale, fino al 1945, quando venne promosso ad una nuova Distaccamento d'armata Steiner (che in realtà esisteva solamente sulla carta). Al comando di questa armata "fantasma" (in quanto costituita solamente da poche unità ormai esauste), Steiner ricevette l'ordine diretto di Hitler di liberare Berlino dalla morsa dei sovietici, ordine che Steiner, dopo aver visionato le poche e malequipaggiate forze che dovevano adempiere a tale compito, rifiutò, per quella che ormai era una battaglia priva di significato.
Al termine del conflitto, Steiner rimase in carcere fino al 1948, quando venne giudicato dal Tribunale di Norimberga, e, risultato innocente delle accuse mossigli, venne scarcerato. Dedicò gli ultimi anni di vita a scrivere le sue memorie e varie libri sulla guerra, che divennero immediatamente un successo editoriale. Morì il 12 maggio 1966.
Citazioni:
« Felix Steiner, coraggioso soldato, condottiero ed amico, noi non ti dimentichiamo. Forse oggi giaci in una fossa comune, barbaramente mutilato dalla soldataglia rossa; forse sei chiuso in carcere come un criminale di guerra fra altri soldati che fecero il loro dovere; forse ti nascondi ancora al nemico trionfante. »
Witking Jerk; prestò servizio nell'esercito finlandese nel 1939 e quindi nelle divisioni SS Wiking e Nordland durante la campagna di Russia e di Berlino.
« Ma nulla di tutto ciò era accaduto a Felix Steiner, all'ex ufficiale addetto alla sezione cultura presso il ministero della Guerra ai tempi della repubblica di Weimar. Resistendo tanto ai furiosi ordini di Hitler di immolare gli ultimi resti della sua armata a Berlino, quanto alle insistenze dei delusi Gruppenführer delle SS perché rovesciasse Hitler in favore di Himmler, il paladino di una civiltà occidentale unita aveva tranquillamente condotto i suoi uomini nelle linee britanniche[2]. »
Gerald Reitlinger
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